Viaggio geologico nella Valle del Torrente Sizzone.
di Mattia Bertani
Quello che rende la geologia (dal greco: “conoscenza della terra”) una disciplina
così affascinante è il fatto che – oltre alle sue innumerevoli applicazioni
ingegneristiche, ambientali e pianificatorie a protezione e salvaguardia del
territorio – consente, a chi le si accosta con passione e desiderio di ricerca,
di compiere veri e propri “viaggi nel tempo”, verso epoche lontanissime che si
perdono con l’origine della terra. Infatti, l’analisi geologica è l’unico mezzo
per ricostruire i grandiosi sconvolgimenti che hanno caratterizzato il territorio
che ci circonda fino a renderlo come oggi noi lo vediamo, leggendoli come in un
grande libro in cui le pagine sono rappresentate dalle rocce, dai terreni, dalle
forme della superficie topografica (strutture morfologiche); sono tutte
manifestazioni di particolari processi evolutivi, la maggior parte dei quali sta
avvenendo ancora oggi con le stesse modalità, in differenti parti del mondo.
Come disse lo studioso Charles Lyell (1797-1875), uno dei padri dell’attualismo:
“il presente è la chiave del passato”. Queste pagine tuttavia sono disposte in
modo disordinato e sono spesso di difficile interpretazione, o addirittura
mancanti. La geologia è una scienza relativamente giovane: la sua forma moderna
viene fatta risalire ai trattati di James Hutton (fine XVIII sec.), e nel corso
degli anni, soprattutto degli ultimi decenni, sotto la spinta del progresso
raggiunto da altre discipline scientifiche che le hanno permesso di realizzare
indagini e studi fino a poco fa impensabili, ha avuto una notevole evoluzione
specializzandosi in molteplici settori, dalla paleontologia alla geochimica,
dalla geofisica alla petrografia, dalla mineralogia alla geomorfologia,
consentendo così agli studiosi di chiarire diversi concetti e rendere alcune di
queste pagine meno incomprensibili. Sono numerosi tuttavia gli aspetti ancora oggi
senza soluzione e i dibattiti nel mondo scientifico restano spesso accesi:
insomma, la strada verso la conoscenza è ancora molto lunga.
Questo breve scritto vuole fornire, con un taglio volutamente divulgativo e non
tecnico, alcune nozioni che permettano a qualsiasi lettore di interpretare i caratteri
geologici di una parte del nostro territorio borgomanerese, con l’obiettivo di
appassionarlo a questa splendida disciplina. In particolare si suggerisce una
piacevole camminata lungo la valle del Torrente Sizzone, attraverso i territori
comunali di Borgomanero, Cureggio e Maggiora, il cui grado di difficoltà può essere
deciso dall’escursionista.
…l'articolo completo è contenuto in “Quaderni Borgomaneresi – 8 Borgomanero Verde”,
Roberto Vecchi Editore, 2005.